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Una passione in comune, un sogno che si realizza!

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Oggi vogliamo raccontavi una bella storia, di quelle che prima fanno piangere, poi diventano mito e infine quasi una leggenda.
Noi l’abbiamo vissuta!
Era il poco lontano, ma così tanto differente 2019 e all’RSA San Giuseppe di via Borgovico a Como la vita trascorreva tranquilla, tra messa, visite dei parenti, attività di gruppo e chiaccherate.
Tra le signore c’era Lina, un’artista che aveva sempre dipinto su ceramica. Frequentando l’ambiente artistico ed il teatro le era nata la passione per opera e balletto. Quando era andata a vivere nella struttura di Como aveva portato molte cose da casa sua tra cui dei dvd di Roberto bolle e di opere liriche.
Non sapeva però che nella casa avrebbe incontrato una vera amica con cui condividera la sua passione.
Alice, l’educatrice, aveva fatto danza classica per molti anni e continuava a mantenere quella passione nel suo cuore.
Insieme parlavano degli spettacoli e guardavano qualche bel pezzo di dvd.
Tra uno spettacolo e l’altro la signora Lina esprime un desiderio: “A me piacerebbe incontrare di persona Roberto Bolle.”
Alice lì per lì rimane senza parole, riuscendo a emettere solo uno sconsolato “magari!”.
Quella richiesta però è entrata nella mente di Alice e non le sembra così impossibile. Cerca il numero di una sua amica insegnanto di ballo che conosce qualche ballerina della scala. Una breve chiaccherata al telefono ed il giorno dopo arriva in RSA con fogli e penna per la signora Lina, chiedendole di scrivere una breve lettera che l’amica di Alice proverà a fargli avere quando passerà da Milano.
Nella lettera la signora Lina chiede di scrivere della sua passione per la danza e il teatro e ha voluto sottolineare che in quel periodo stavamo guardando “Sogno di una notte di mezza estate” interpretato da lui, Alessandra Ferri e il corpo di ballo del Teatro Alla Scala.
Lei insisteva anche sul scrivergli di venire a trovarci per un caffè ed Alice l’ha accontentata, confermandogli che ben sapevano che lui sarebbe stato impegnatissimo.
La signora Lina firma la lettera di persona, se pur con mano tremolante, ma la sua firma non poteva mancare. Un autografo che lei ha donato a Bolle.
Detto fatto la lettera viene inviate, anche se la speranza di ricevere una risposta sembra lontana.
Le vie del Signore sono infine: la lettera arriva nella mani di Roberto Bolle a cui viene raccontata la storia della signora Lina. Lui di persona gli risponde ed le invia delle sue foto autografate.
La signora Lina era al settimo cielo.
Dopo quel giorno ne passano tanti in cui la signora Lina e Alice continuano a parlare di danza, delle reciproche esperienze e dei balletti visti.
Le passioni non hanno età e neppure i sogni; la forma per continuare a praticarli si può trovare, bisogna solo avere coraggio.

silviaUna passione in comune, un sogno che si realizza!

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